sabato 10 aprile 2010

LA CRISI CONTINUA A COLPIRE, GLI OPERAI A PAGARE. Cronaca dalla provincia di Pavia (n° 3 - aprile 2010)

Dicembre 2009
§ Da agosto gli operai della Sigma di Vigevano (in 93 a zero ore) ancora senza una lira della cassa straordinaria
§ Messi in cassa straordinaria 109 lavoratori su 200 alla Atom (meccano-calzaturiero, stabilimenti a Vigevano e Gambolò). Previsti 83 licenziamenti entro un anno
§ Situazione pesante per la Cablelettra, indotto auto, in amministrazione controllata: in 200 in cassa straordinaria (molti a zero ore) in attesa dei piani industriali di Marchionne. Ancora 60 lavoratori a zero ore alla Comez di Cilavegna, 65 su 191 in cassa straordinaria alla Ghibli di Dorno
§ Alla Fiscagomma sarà richiesta la cassa straordinaria e i licenziati non saranno 55 ma 46. I sindacalisti parlano di una “risposta utile e adeguata ai lavoratori coinvolti”. 46 operai dovranno trovarsi un nuovo lavoro in un territorio e in un settore devastati dalla crisi
§ Saranno un migliaio i metalmeccanici lomellini a perdere il posto nel giro di pochi mesi al termine della cassa integrazione. 300 posti già virtualmente persi tra Atom, Fiscagomma, Sigma e Panpla
§ Ancora 6 mesi di cassa per i 75 dipendenti dell’ex Casamercato di Cava Manara. Nei prossimi mesi cominceranno le assunzioni da parte del gruppo Grancasa. Si parla di 110 assunzioni tra Pavia e Alseno, ma i lavoratori in questione sono di più
§ Un muratore pavese che ha rifiutato di dare le dimissioni si vede arrivare a casa qualche giorno dopo il padrone con la lettera di licenziamento, motivata con la situazione economica dell’azienda. L’operaio ritiene la cosa ingiustificata e va in sindacato, dove il licenziamento viene giudicato “nullo e illegittimo”. La sera stessa torna a casa sua il padrone e lo aggredisce a pugni e calci
§ 21 operai licenziati per il fallimento della vigevanese VVM. Negli stessi giorni altre 6 piccole imprese tessili hanno chiuso. In primavera la Mapier potrebbe tagliare 50 posti di lavoro

Gennaio 2010
§ Relazione della prefettura: nel 2009 in provincia 3091 occupati in meno del 2008
§ Tra gennaio e novembre 2009, secondo i dati Cgil, 12milioni 586mila ore di cassa integrazione autorizzate in provincia, +418% rispetto al 2008
§ Il calzaturificio Moreschi di Vigevano avvia la procedura di cassa integrazione straordinaria a rotazione per i 330 dipendenti, dopo mesi di cassa ordinaria. Gli unici a zero ore saranno 5 operai disabili. Altro che “lavorare meno, lavorare tutti, lavorare sempre” come dice Moreschi
§ I 15 soci (di cui 5 disabili) della cooperativa Unione per il lavoro (ex-operai Necchi e Neca) rischiano di essere lasciati a casa dal comune di Pavia, per cui lavorano, legati da una convenzione. Il sindaco Cattaneo dice che costano troppo. 4 giardinieri comunali della cooperativa sono già rimasti a casa alla scadenza del contratto. Protesta dei lavoratori in consiglio comunale, a cui segue un incontro con Cattaneo, che fa marcia indietro e promette che tutti i soci attuali della cooperativa continueranno a lavorare
§ Un anno di cassa straordinaria richiesto per i 39 operai della vigevanese Cerim, dopo anni di posti tagliati (cinque anni fa i dipendenti erano 124). Nuovo periodo di cassa integrazione anche per i 90 dipendenti della Gravati
§ Si fermerà per due mesi la produzione alla Rdb di Lomello, prefabbricati in cemento, 56 lavoratori in cassa integrazione

Febbraio 2010
§ La proprietà della Riseria Europea di Ferrera Erbognone, 32 dipendenti, richiede al tribunale la messa in liquidazione e spedisce le prime 12 lettere di licenziamento. L’azione è illegale, i padroni devono ritirare i licenziamenti e aprire la procedura di mobilità, ma la sostanza cambia poco
§ Licenziamento fuori-legge per una giovane operaia vigevanese: oltre ad essere stato effettuato in un periodo di cassa integrazione, il licenziamento è illegale perché coinvolge una lavoratrice madre di un bambino sotto l’anno di età
§ Dopo un anno di cassa straordinaria per un terzo dei 100 lavoratori, ancora cassa integrazione a rotazione fino a maggio alla Record di Garlasco, materiali per l’edilizia, di proprietà della multinazionale Crh, mentre si fanno largo voci su possibili licenziamenti
§ Gli operai dell’Impero del legno, ditta fallita nel 2008, hanno ricevuto solo metà del Tfr (la parte dovuta dall’Inps). È in corso una causa per ricevere la quota dell’azienda e un indennizzo per gli straordinari pagati in modo discontinuo per 5 anni
§ Sono in netto aumento gli sfratti in tutta la provincia. La morosità riguarda soprattutto operai stranieri (ma non solo) che hanno perso il loro posto di lavoro nell’edilizia o nel meccanico

Marzo 2010
§ In arrivo una primavera di cassa integrazione per i tre quarti dei 400 lavoratori dello stabilimento di Dorno della Disano Illuminazione, dove si svolge l’intero processo produttivo
§ Sempre a Dorno, la Ghibli, produzione di macchine per pulizie industriali, avvia 15 dei 186 dipendenti (si tratta di addetti al montaggio, intorno ai 30 anni) a dei corsi per un futuro ricollocamento, in vista di probabili licenziamenti alla fine della cassa integrazione
§ Sciopero alla Merck Sharp & Dome di Pavia contro la cessione di un ramo dell’azienda. Sono 17 i lavoratori coinvolti, che vanno incontro a peggioramenti contrattuali, ma in più il timore è che questo sia il primo passo verso una ulteriore riduzione del personale dopo i continui tagli degli anni scorsi
§ Licenziamento in blocco alla Tanino Crisci di Casteggio, marchio internazionale del calzaturiero: 39 dipendenti su 45 messi in mobilità per la decisione della proprietà di non continuare la produzione nello stabilimento di Casteggio. In uno dei successivi incontri c’è un parziale passo indietro della proprietà: 20 operai continueranno a lavorare per esaurire alcune commesse, per circa un mese, e al momento continua la cassa integrazione per gli altri. Al termine di questo periodo la produzione a Casteggio potrebbe fermarsi in modo definitivo, con il licenziamento dei lavoratori
§ Dopo un anno di cassa integrazione ordinaria a 800 euro al mese, inizia la cassa straordinaria per 74 lavoratori della Molina e Bianchi di Vigevano, produzione di macchinari per il calzaturiero. I padroni però dichiarano di non avere la liquidità per anticipare i soldi della cassa ai dipendenti, come normalmente avviene, e 74 operai rischiano di passare i prossimi 5 mesi senza un reddito

Nessun commento: